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Bogotá, Cundinamarca, Colombia
Soy la mas sublime extension de una bella nota musical y en mi corazon habitan: Una melodia, una rosa, un sueño y una poesia!

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3/6/09

LA TRAVIATA





KAREOL



Noi siamo zingarelleVenute da lontano; D'ognuno sulla manoLeggiamo l'avvenir.


Se consultiam le stelleNull'avvi a noi d'oscuro, E i casi del futuroPossiamo altrui predir.


Vediamo! Voi, signora, Rivali alquante avete. Marchese, voi non sieteModel di fedeltà.


Fate il galante ancora?Ben, vo' me la paghiate. Che dianzi vi pensate?L'accusa è falsità.


La volpe lascia il pelo,Non abbandona il vizioMarchese mio, giudizioO vi farò pentir.


Su via, si stenda un veloSui fatti del passato;Già quel ch'è stato è stato,Badate/Badiamo all'avvenir.


Di Madride noi siam mattadori,Siamo i prodi del circo de' tori,Testè giunti a godere del chiassoChe a Parigi si fa pel bue grasso;E una storia, se udire vorrete,Quali amanti noi siamo saprete.


Sì, sì, bravi: narrate, narrate:Con piacere l'udremo


Ascoltate.


È Piquillo un bel gagliardoBiscaglino mattador: Forte il braccio, fiero il guardo,Delle giostre egli è signor. D'andalusa giovinettaFollemente innamorò; Ma la bella ritrosettaCosì al giovane parlò: Cinque tori in un sol giornoVò vederti ad atterrar; E, se vinci, al tuo ritornoMano e cor ti vo' donar. Sì, gli disse, e il mattadore, Alle giostre mosse il piè; Cinque tori, vincitoreSull'arena egli stende.


Bravo, bravo il mattadore,Ben gagliardo si mostròSe alla giovane l'amoreIn tal guisa egli provò.


Poi, tra plausi, ritornatoAlla bella del suo cor,Colse il premio desiatoTra le braccia dell'amor.


Con tai prove i mattadoriSan le belle conquistar!


Ma qui son più miti i cori;A noi basta folleggiar...


Sì, sì, allegri Or pria tentiamoDella sorte il vario umor;La palestra dischiudiamoAgli audaci giuocator.



ALFREDO DI QUESTO CORE




Alfredo, Alfredo, di questo core


Non puoi comprendere tutto l'amore;Tu non conosci che fino a prezzoDel tuo disprezzo - provato io l'ho!Ma verrà giorno in che il sapraiCom'io t'amassi confesseraiDio dai rimorsi ti salvi allora;Io spenta ancora - pur t'amerò.


A questa donna l'atroce insultoQui tutti offese, ma non inultoFia tanto oltraggio - provar vi voglioChe tanto orgoglio - fiaccar saprò.


Ah, quanto peni! Ma pur fa coreQui soffre ognuno del tuo dolore;


Fra cari amici qui sei soltanto;Rasciuga il pianto - che t'inondò.Non puoi comprendere tutto l'amore; Tu non conosci che fino a prezzo Del tuo disprezzo - provato io l'ho!Ma verrà giorno in che il sapraiCom'io t'amassi confesserai Dio dai rimorsi ti salvi allora; Io spenta ancora - pur t'amerò. A questa donna l'atroce insultoQui tutti offese, ma non inultoFia tanto oltraggio - provar vi voglioChe tanto orgoglio - fiaccar saprò. Ah, quanto peni! Ma pur fa coreQui soffre ognuno del tuo dolore; Fra cari amici qui sei soltanto; Rasciuga il pianto - che t'inondò.


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